Il punto della situazione
Facciamo il punto della situazione.
1) Il 22 Dicembre abbiamo inviato una lettera aperta alle istituzioni regionali competenti; in questa lettera si analizza e si denuncia l’utilizzo distorto dei tirocini, divenuti da strumento di formazione e di inserimento al lavoro, uno strumento in mano alle imprese per abbattere il costo del lavoro e per sfruttare la forza lavoro. Assieme all’analisi abbiamo fatto poche ma precise proposte:
– indennità minima di partecipazione a 800€ contro i 400€ delle Linee Guida del 2013 e i 300€ delle Linee Guida italiane del Maggio 2017;
– durata massima del tirocinio di 6 mesi, compreso di proroga, contro la generalizzazione della durata massima a 12 mesi prevista dalle Linee Guida italiane;
– controlli-filtro sulle offerte di tirocinio, per lo meno in quelle pubblicate nei canali ufficiali della RAS, dove troppo spesso ci sono offerte per lavoro incompatibili con la natura del tirocinio;
– maggiori e genuini controlli degli organi ispettivi nei luoghi di lavoro; maggiori controlli dei soggetti promotori e sui soggetti promotori, troppo spesso complici degli abusi.
Ovviamente le istituzioni cui ci siamo rivolti ci hanno completamente ignorato.
2) Successivamente ci siamo riuniti a Oristano in data 11.01.2018 per discutere della situazione.
L’Assemblea, nel confermare le richieste scritte nella lettera, ha posto in campo altre proposte:
– se la Giunta non dovesse recepire le nostre proposte, dare vita a un TRIPADVISOR dello sfruttamento in cui i tirocinanti sardi possano denunciare pubblicamente le imprese e i datori di lavoro che abusano dei tirocini; le conseguenze sociali e politiche saranno esclusiva responsabilità della Giunta regionale;
– allegare alle Linee Guida un elenco delle attività lavorative e delle mansioni incompatibili a priori con lo strumento del tirocinio;
– riconoscimento del periodo di tirocinio ai fini dei contributi previdenziali figurativi.
3) Il 16 Gennaio 2018 la Giunta regionale ha approvato la Delibera n.2/8 che a sua volta approva IN VIA PROVVISORIA le nuove Linee Guida regionali, cioè l’insieme di regole su cui si baseranno i tirocini dal 2018 ai prossimi anni.
Pur non sapendo per quale oscuro motivo la delibera non sia stata pubblicata sul sito della Regione, abbiamo avuto modo di leggerla in anticipo. Dobbiamo premettere che nel testo a nostra disposizione ci sono delle incongruenze rispetto alla nota stampa rilasciata dalla Regione, per cui è possibile che la delibera sia stata approvata con modifiche “fatte a mano” e che noi non abbiamo. In ogni caso il testo a nostra disposizione ci offre un quadro addirittura peggiorativo rispetto alle linee guida del 2013 con una indennità ferma a 400€ e un aumento del periodo massimo fino a 12 mesi anche del tirocinio formativo e di orientamento, oltre a un comma non proprio chiaro su quello che deve esse l’orario di lavoro del tirocinante in relazione al CCNL del soggetto ospitante.
Queste Linee Guida sono provvisorie perché devono passare alla Commissione Lavoro che deve esprimere il proprio parere. Qui si crea l’unico varco (istituzionale per lo meno, perché la battaglia è solo all’inizio) a nostra disposizione per provare ad incidere sul testo delle Linee Guida prima che diventi definitivo.
Dobbiamo far prendere una posizione pubblica ai membri della Commissione Lavoro.
Deve essere chiaro che questa lotta riguarda tutte e tutti perché è una lotta per la dignità; riguarda chi è tirocinante e chi lo è stato perché una volta finito potrebbe trovarsi a rifarne un altro; riguarda chi non lo è mai stato perché potrebbe ritrovarsi nella situazione di farlo.
Intanto ci diamo appuntamento:
– il 24 e 25 Gennaio al Sardinian Job Day per un volantinaggio informativo
e soprattutto
– il 26 Gennaio per un’assemblea pubblica a Cagliari in via Mandrolisai, 8 alle ore 18