Un’altra testimonianza
Pubblichiamo un’altra testimonianza che abbiamo ricevuto in posta dopo il racconto della guida turistica di ieri:
Ciao, vi scrivo in merito all’ultimo post da voi pubblicato, riguardante l’esperienza della guida turistica a cui è stato proposto il contratto part-time. Penso di aver avuto la stessa proposta lavorativa da parte della stessa azienda esterna perché le caratteristiche del lavoro coincidono.
L’unica differenza è che la mia selezione è avvenuta tramite telefono. Dopo aver visto l’annuncio di questo lavoro nella pagina facebook di un mio contatto ho deciso di mandare il mio cv per il lavoro. Qualche giorno dopo sono stato contattato telefonicamente da una ragazza dell’azienda che mi ha chiesto se fossi realmente interessato al lavoro. Avendo io risposto ad un annuncio che parlava solo di receptionist per importante resort ho chiesto ovviamente più informazioni riguardanti il lavoro. La ragazza mi ha saputo dare solo informazioni molto vaghe e mi ha menzionato la vendita di pacchetti turistici etc, ma non mi ha saputo dire nient’altro in merito al lavoro. Dico quindi di essere interessato ad avere più informazioni. Qualche giorno dopo mi chiama un’altra persona dalla stessa azienda, si presenta per nome e mi chiede di dargli del tu. Mi fa un “colloquio telefonico ” in cui mi chiede di parlare un po’ di me, della durata di 3 minuti scarsi, e poi anche lui mi chiede “quindi ti interessa il lavoro?” anche qui io chiedo più informazioni sul lavoro, ma anche questo dipendente mi dà delle informazioni molto vaghe,sia sugli orari di lavoro (“tu devi essere disponibile in ogni momento in cui un cliente ne ha bisogno, anche a pranzo”), sia sulla paga (” sarà sui mille euro al mese”). Io dico anche a lui che potrei essere interessato e che vorrei sapere però di più sul lavoro. Mi congeda dicendomi che mi avrebbe fatto avere una bozza di contratto, con specificate mansioni, stipendio e orari di lavoro, così avrei potuto valutare con calma il lavoro ( mi chiede poi di mandargli alcuni miei documenti per preparare questa bozza di contratto). I giorni passano e vengo contatto nuovamente ,da una terza persona, che mi chiede disponibilità per la settimana successiva, per iniziare il periodo di formazione. Ovviamente resto spiazzato, in primis perché non avevo mai fatto un vero e proprio colloquio con nessuno, e anche perché io non avevo ancora ben chiare le condizioni di un eventuale contratto di lavoro. Faccio presente questo al ragazzo che mi ha contattato e lui inizia a rispondermi di malo modo, dicendomi che loro non hanno tempo da perdere, che il consulente del lavoro sta già preparando il mio contratto, che le condizioni mi erano state già spiegate dalle persone con cui avevo parlato in precedenza (e vengo a scoprire che uno dei due era perfino il capo di questa azienda) e che loro non hanno tempo da perdere formando gente che poi sparisce. Dopo che ho chiesto nuovamente info sul contratto mi viene comunicato che il lavoro consiste in 900 euro al mese pagati tramite ricarica (non so cosa significhi questo), full time e con un giorno libero a settimana. Il tipo di contratto è però quello di un tirocinio 30 ore. Appena rispondo che io cerco un lavoro vero e proprio e non un tirocinio, anche perché ho già esperienza negli hotel e nel campo del ricevimento, vengo bloccato su whatsapp dal responsabile che avrebbe dovuto formarmi, che prima di bloccarmi mi augura gentilmente “Tante care cose”. Questa è stata la mia esperienza, non so se sia la stessa azienda del ragazzo precedente, ma so che questa è una strategia utilizzata da moltissime aziende sarde per sfruttare al massimo le persone e pagarle il meno possibile. Non siamo noi giovani che non vogliamo lavorare, come dicono loro, siamo semplicemente stufi di essere presi in giro ed essere sfruttati.
L’unica cosa che vorrei, dopo anni di sacrifici tra studi universitari e tirocini formativi, è un lavoro, con regolare contratto e con una paga oraria onesta. è per questo motivo che ho deciso che presto me ne andrò via dall’isola, a cercare un’opportunità per il mio futuro, perché è evidente che in Sardegna questa opportunità non esiste per noi giovani.